La Pastorale della Salute della diocesi di Acqui
svolge la sua missione nell'incontro con i malati e le loro famiglie (dimensione solidaria),
con gli operatori e le strutture sanitarie (dimensione politico-istituzionale) e
con i sani per promuovere una cultura più sensibile al dolore, alla sofferenza, alla disabilità, all'agonia, alla morte e al lutto; favorendo lo studio, la cura, l'animazione e la promozione della salute e la difesa della vita (dimensione comunitaria).
L'evangelizzazione attraverso le seguenti proposte di studio, cura, animazione e promozione è un compito di tutto il popolo di Dio, impegnato a difendere e celebrare la vita rendendo presente la missione liberatrice e salvifica di Gesù, il Buon Samaritano.
La vocazione e l'impegno ad evangelizzare il mondo della salute richiedono una solida formazione specifica per accompagnare e servire coloro che soffrono.
Gli operatori di questa pastorale sono chiamati anche a sollevare le persone che soffrono, attraverso la presenza e l'azione concreta di un vero e proprio ministero ecclesiale che illumina, entusiasma.
Questo servizio di aiuto è creativo. nell'incontro personale con ogni malato, perché attraverso l'azione e l'ispirazione dello Spirito Santo, che nel nome di Gesù, Buon Samaritano e Salvatore, esprime l'amore misericordioso del Padre.
La promozione della salute è un compito di tutta la comunità cristiana, in particolare delle persone consacrate, che rendono presente Cristo che si fa vicino a chi soffre.
Lo scopo di questo ufficio è quello di fornire i mezzi per assistere, umanizzare, illuminare, dare un senso alla vita e infine offrire la pienezza della salvezza nel campo della salute, non solo nelle strutture sanitarie, ma in ogni casa dove ci si trovino persone che soffrano a causa della malattia.
STUDIA -CURA - ANIMA - PROMUOVE
Il Signore, non solo ha curato e guarito i malati, ma è stato un instancabile promotore della salute.
Il suo contributo in questo ambito della vita umana si è rivelato attraverso la sua persona e le sue azioni, infatti, non solo ha colmato l'indigenza dell'uomo, vittima dei propri limiti, ma ha sostenuto la sua lotta verso la pienezza della vita:
"Sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza" (Gv 10).
La via più efficace di prevenzione è l'educazione, che porta a liberarsi dal mito dell'onnipotenza, conduce a trovare il senso della vita e favorisce l'instaurarsi di rapporti interpersonali improntati alla cooperazione e alla fraternità.
La promozione della salute, intesa nella sua globalità, apre alla comprensione dei valori della vita tramite lo studio, favorisce l'esperienza di amare e rispettare la persona in tutte le situazioni, attraverso la cura di essa anche nei momenti di vulnerabilità e di morte.
Questo percorso di vicinanza ci porta alla promozione della persona sofferente e alla consapevolezza che ella è un operaio nella vigna del Signore, come diceva Papa Giovanni Paolo II: infatti la testimonianza che la persona sofferente può offrire a tutti coloro che entrano in contatto con lei, diventa rilevante quindi la valorizzazione della presenza dei malati e la loro testimonianza.
